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STAGE TOPAZIO: IL CLOWN  



“improvvisare con il publico”
condotto da Andrea Menozzi



















Il clown è uno stato emotivo stra/ordinario dove nulla è impossibile.



Il clown vive attimo per attimo,si nutre del presente vivendolo totalmente con tutto se stesso.Il clown esiste perchè esiste anche il pubblico,con lui soffre, gioisce ,condivide, fonte di ispirazione,parte fondamentale nella ricerca del proprio clown.Figura poliedrica,camaleontica,utilizza il proprio corpo nell'esprimere se stesso in maniera autentica e personale.Sfrutta infatti le caratteristiche di ognuno cogliendo ogni lato e sfumatura rimandandola al pubblico.
Per il clown ogni evento,ogni piccolo dettaglio è fonte d'ispirazione dal quale prendo spunto per improvvisare e comunicare il proprio vissuto.



Ogni giornata sarà divisa in due fasi.
La prima sarà dedicata ad esercizi di mimo,concentrazione,consapevolezza corporea,conoscenza del gruppo,linguaggio non verbale,quindi improntata prevalentemente sulla fisicità.
La seconda fase sarà dedicata a finalizzare ciò che è stato precedentemente appreso attraverso le improvvisazioni.
Si lavorerà quindi su due tipi di improvvisazioni,quella libera e quella strutturata da vincoli e indicazioni. Le improvvisazioni saranno singole,in coppia e di gruppo. In un primo momento sarà messo l'accento sulla prima fase,dopo di che l'accento andrà sulle improvvisazioni.

ANDREA MENOZZI
Andrea Menozzi è nato a Reggio Emilia nel 1972 da 15 anni la sua professione è questa; attore, clown, giocoliere, mimo. Poliedrico, inizia il suo percorso teatrale alla scuola di teatro Galante Garrone e lo continua inoltre con Yves Lebreton, Jean Meningault, Pierre Byland. Ha collaborato con Dario Fo in “La Gazzetta”, André Casaca “Famiglia Vagalume” e Francesco Esposito “L’elisir d’amore”. Nel 2005 vince il festival “Mercurdo” con il suo primo spettacolo scritto ed interpretato da lui “Dammi l’acqua che ho fame” (regia di Andrè Casaca e Andrea Menozzi). Da allora gira per piazze, festival e teatri italiani ed europei con le sue produzioni “Stoppino in valigia”, “O come… Arachide”, “ Il mio piccolo mondo” e “Drìììn or Dream” (regia di Jean Meningault). Andrea Menozzi con un semplice sguardo, una smorfia, un’osservazione riesce a scatenare la risata. Aldilà della cura che dedica alla tecnica che esegue con naturalezza, è la sua capacità di catturare l’umanità nella sua comicità intrinseca che travolge il pubblico. I suoi spettacoli sono ritmati da continue improvvisazioni mute o parlate nella lingua di Stoppino che assomiglia a tutte le altre, messe insieme.
Partendo da un motto di Decroux: “Credo che un’arte sia tanto più ricca quanto più è povera di mezzi” la sua crescita artistica si muove sulla ricerca dell’essenziale, nel gesto e nell’oggetto. Senza alcun bisogno di scenografie imponenti, crea un suo universo giocando con il suo strumento primario, il corpo. Giocoliere del quotidiano, pone le fondamenta delle sue creazioni sul concreto, sul conosciuto per renderlo “extra-ordinario”. I suoi spettacoli sono case degli specchi come quelle dei luna park dove la realtà viene trasformata per offrirne un’altra visione, un altro riflesso e forse una riflessione.
Sensibile, riesce a cogliere l’attimo, ad essere in ascolto del suo pubblico per trasportarlo per un instante in una sfera di poesia ed ironia.

Numero partecipanti Minimo 10 – Massimo 18


Limitazioni allievi Match Nessuna


Limitazioni allievi esterni Nessuna


Ore di lezione 5 ore giornaliere


Materiale Abbigliamento comodo / vestiti e scarpe di scena

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